Somministra di nascosto alla fidanzata una pillola abortiva: lei perde il figlio. L’assurda giustificazione


Non voleva diventare padre così ha somministrato una sostanza che induce all’aborto nella bevanda della sua ragazza.  L’uomo è stato condannato martedì a 22 anni di prigione. Manishkumar Patel, 45 anni, finirà dietro le sbarre con accuse pesantissime quali  tentato omicidio intenzionale di primo grado di un nascituro. La sua ragazza non ha ingerito la bevanda, ma ha abortito settimane dopo. Anche il giudice della Outagamie County John Des Jardins ha condannato Patel a quattro anni per aver violato l’ordine restrittivo. Patel è stato accusato nel novembre 2007, ma ha trascorso circa un decennio in fuga prima di essere arrestato a New York nel gennaio 2017.  La donna aveva conosciuto Patel nel 1999 ed aveva avuto rapporti con lui più volte. Secondo quanto ricostruito dagli inquirenti la coppia ha avuto un figlio insieme nel 2004, seppur l’uomo abbia negato più volte di essere il padre. La donna ha avuto un precedente aborto spontaneo nel novembre 2006. È rimasta incinta con del figlio di Patel nell’agosto del 2007 e lui aveva promesso che si sarebbe impegnato con lei.

Il 17 settembre 2007, la famiglia andò in un ristorante del centro di Appleton, poi in una gelateria per mangiare un gelato. Come ricostruito dagli inquirenti, Patel le portò un frullato mentre aspettava fuori in macchina, ma lei lo vide dividere la bevanda in due tazze e mescolare “freneticamente” la tazza. La donna, però, non bevve quella bevanda. (Continua a leggere dopo la foto)



La donna ha abortito il 30 settembre 2007. Circa una settimana dopo, ha inviato campioni della sostanza nella tazza in un laboratorio in California che ha confermato che si trattava di un farmaco usato per interrompere le gravidanze. Un laboratorio gestito dalla Food and Drug Administration ha successivamente confermato i risultati. La donna ottenne un ordine restrittivo contro Patel ma – come riporta la denuncia – un agente di polizia di Kaukauna vide un veicolo rallentare brevemente, quindi scappare dopo aver visto la macchina della polizia. Quando l’ufficiale ha fermato il veicolo, Patel era al volante. (Continua a leggere dopo la foto)






L’uomo ha parlato durante il processo e ha espresso rimorso. “Ho avuto tutto il tempo per pensare a quello che ho fatto”, ha detto. “Non ho scuse o spiegazioni per le mie azioni.” Patel ha ammesso di aver ottenuto il farmaco e lo ha dato alla sua ragazza quando era incinta. L’uomo ha giustificato le sue azioni perché l’altro bambino aveva una condizione medica deficitaria per tutta la vita. “Ero convinto che il mio bambino non ancora nato avrebbe subito lo stesso destino”, ha detto. “Questo non ha giustificato ciò che ho fatto.” Ha anche cercato di spiegare perché è fuggito dagli Stati Uniti per l’India dopo che è stato accusato. La salute di suo padre sembrava essere molto grave e sentì che aveva bisogno di vederlo per quello che pensava sarebbe stata l’ultima volta. Ha affermato di essere tornato perché voleva risolvere la questione davanti al tribunale. “Ho preso la decisione di tornare, anche se sapevo che mi sarebbe costata la mia libertà”, ha spiegato Patel. (Continua a leggere dopo la foto)




 

Patel non ha precedenti penali ma Des Jardins, procuratore distrettuale, ha detto di dover considerare la gravità del crimine e l’impatto che ha avuto sulle vittime, incluso il nascituro. “Penso che debba essere pagato un prezzo salato per chiunque si macchia di questo tipo di comportamento”.

Leggi anche:

La sposa in lacrime su una tomba il giorno previsto delle sue nozze. La foto e la storia che spaccano il cuore

[ssbp]

Se avete correzioni, suggerimenti o commenti scrivete a [email protected]